L’evoluzione giuridica in risposta ai cambiamenti tecnologici
Donde anche un nuovo mestiere che il sindacato deve imparare a svolgere in tutte le situazioni di crisi occupazionale: quello di guidare i lavoratori nella ricerca e nella valutazione degli imprenditori disponibili su scala mondiale, dei piani industriali che essi propongono, e poi nella negoziazione con quello considerato migliore la scommessa comune sulla nuova impresa.
L’evoluzione tecnologica più rapida richiederà tuttavia, per evitare perdite sul piano dell’occupazione, un drastico miglioramento dell’efficienza dei servizi di istruzione e formazione mirata alle nuove esigenze, coniugati ovviamente con un congruo sostegno del reddito delle persone coinvolte; richiederà, in particolare, un’accelerazione dei tempi di riconversione delle persone coinvolte nel cambiamento.
Il tratto dominante del nostro futuro prevedibile non sarà comunque costituito dalla “fine del lavoro”
Sarebbe dunque sbagliato imboccare la strada del reddito di cittadinanza come indennizzo universale per l’espulsione dal tessuto produttivo della maggior parte dei cittadini.
Terreno, questo, sul quale il nostro Paese accusa un ritardo grave: basti pensare alla riduzione nell’ultimo quarto di secolo del suo investimento sul sistema scolastico e universitario, al suo sistema di formazione professionale privo di un monitoraggio permanente e capillare della coerenza tra formazione impartita e sbocchi occupazionali effettivi, il suo stanziamento per l’assegno di ricollocazione pari a un centesimo di quanto si stanzia per mantenere in vita rapporti di lavoro senza futuro mediante la Cassa integrazione straordinaria.
Probabilmente la nuova frontiera del diritto del lavoro del ventunesimo secolo si colloca qui: non tanto in un radicale ridisegno della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro tradizionale, quanto nella costruzione di un diritto soggettivo al sostegno efficace nella transizione dal vecchio al nuovo lavoro. Che è essenzialmente il diritto alla formazione e alla riqualificazione continua e congrua in relazione all’evoluzione delle esigenze del tessuto produttivo.
Da: LE CONSEGUENZE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA SUL DIRITTO DEL LAVORO – Pietro Ichino – Torino, 15 settembre 2017.